Raspail continua ad aver ragione dopo quarant’anni. La perfetta espressione della caducità dell’accozzaglia definibile come Unione Europea ha un’identità ben precisa: Paolo Gentiloni. È bastato poco affinché il presidente del Partito Democratico esplicasse quella che si può definire come una volontà ben precisa, ovvero l’annientamento dell’Europa così come noi la intendiamo.
I fatti di Bruxelles e Amsterdam hanno un denominatore comune: lo scontro tra civiltà, nel quale gli europei sono vittime e in minoranza e le comunità radicali islamiche spadroneggiano dopo una vittoria in una partita dei beceri mondiali in Qatar. I centri delle capitali sono stati messi a ferro e fuoco da bande di rivoltosi che hanno utilizzato un pretesto per compiere una dimostrazione di forza.
La risposta della minoranza europea non è mancata. Bandiere bruciate, scontri e una vera e propria risposta violenta per arginare la devastazione. Gentiloni, l’inutile rappresentante italiano in seno all’Unione ha così commentato: “Il calcio fa da detonatore”. D’accordo, ma ogni detonatore ha la sua bomba. E l’avete costruita voi con politiche migratorie atte a compiere sporchi affari con organizzazioni torbide.
“In Europa tutta la questione ruota intorno all’immigrazione, ed è un problema mondiale ormai, questa specie di Campo dei Santi globale”.